Il Principe Marcello di Seborga ha promulgato un Decreto con il quale ha revocato, con effetto immediato, la nazionalità del Principato per Stéphane Ravel D’Estienne e Marie-Dominique Debail.

L’iniziativa, che fa seguito alle decisioni assunte da una riunione straordinaria del Consiglio della Corona, il 21 giugno scorso, consegue la scoperta che alcuni giorni, i due hanno messo alcuni loro immobili siti a Seborga a disposizione di Nicolas e Martial Mutte, protagonisti del tentato ‘colpo di Stato’ del marzo 2016.

“Da più di due anni, senza alcun titolo per farlo e senza la benché minima legittimazione – è scritto in una nota – i fratelli Mutte e alcuni loro collaboratori francesi e africani hanno continuato ad agire parallelamente al nostro Principato, svolgendo incontri e stringendo accordi con varie personalità politiche anche di alto livello di vari Paesi dell’Africa e dell’Europa dell’Est. Da due anni il Principato ha denunciato nelle opportune sedi come probabilmente tali azioni dei fratelli Mutte nascondano in realtà finalità poco chiare e illecite, informando tempestivamente già da aprile 2016 le autorità di Polizia italiane e francesi. Malgrado tutti gli sforzi profusi, ad oggi non è stato ancora possibile porre fine all’attività di queste persone, che è gravemente dannosa non solo per il Principato, ma per Seborga nel suo complesso. Più volte la Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali della Polizia di Stato si è recata a Seborga per raccogliere informazioni sulla vicenda. Abbiamo ricevuto più segnalazioni da parte di singole persone, in modo particolare dalla Francia, che ci avvertivano della pericolosità di questi individui. Siamo a conoscenza del fatto che il Ministero degli Affari Esteri italiano sia al corrente del tentativo di questo gruppo di persone di instaurare relazioni diplomatiche ufficiali con altri Paesi, in modo particolare, recentemente, con la Repubblica del Ghana, con la quale abbiamo avviato un dialogo per far emergere la verità”.

“Il fatto che Stéphane Ravel D’Estienne e Marie-Dominique Debail abbiano messo alcuni loro immobili siti a Seborga a disposizione di questo gruppo di persone è un atto gravissimo – termina la nota del Principato – in primo luogo perché è stato compiuto volontariamente (peraltro con motivazioni assurde), in secondo luogo perché a questo punto i fratelli Mutte hanno in effetti la possibilità di vantare una sede a Seborga, e questo costituisce un elemento di potenziale credibilità di queste persone ad occhi terzi, oltre che un tentativo di insediarsi ‘fisicamente’ nella nostra Comunità”.

Il Principato si è già rivolto in questi giorni alle Autorità, alle quali nuovamente ha richiesto di intervenire per arginare una situazione complicata che si trascina da ormai troppo tempo e che danneggia la reputazione di Seborga nel suo complesso, non soltanto del Principato.

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